L’Italia avrà l’occasione di ospitare nuovamente la Capitale Europea della Cultura nel 2033 dopo che nel 2019 toccò a Matera.
Crediamo fortemente che questa possa essere, per Prato, la giusta occasione per costruire dal basso una necessaria svolta epocale su molti aspetti che oggi rappresentano importanti fragilità.
Allo stesso tempo, opportunità come queste rappresentano una bussola politica e culturale per capire quali scelte compiere se si ambisce ad acquisire una dimensione finalmente europea.
Con un percorso decennale che, in realtà, crediamo sia la reale occasione di crescita per tutto il territorio.
Una Prato che nel 2033 diventerà Capitale Europea della Cultura sarà una città che avrà avuto la grande opportunità di affrontare e chiarire i problemi che da decenni si porta dietro e che non è mai riuscita a risolvere: l’illegalità del distretto, la sicurezza, l’esigenza di costruire un nuovo tessuto multiculturale, l’implementazione di un sistema economico basato su un approccio circolare e così via.
Questa è la nostra visione politica a medio lungo termine e siamo convinti che sia una sfida da cogliere e da costruire tutti insieme.
Giorno dopo giorno.